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Detrazioni fiscali in edilizia: Sei sicuro di avere gli attrezzi giusti?

Detrazioni fiscali in edilizia: sei sicuro di avere gli attrezzi giusti?

 

Ecobonus, bonus casa, sisma bonus, riqualificazione delle facciate e aree verdi: le agevolazioni fiscali 2021 (con proroga a dicembre 2022) per le imprese, i professionisti e le persone fisiche sono tantissime.

 

Lo scopo è di promuovere la riqualificazione del patrimonio esistente, la sua messa in sicurezza e, soprattutto, la ripartenza del settore edile.

 

Da qualche anno, infatti, le detrazioni fiscali rappresentano un’ottima opportunità per tutti coloro che sono interessati alla realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione.

L’insieme dei bonus previsti ha avuto la duplice valenza di favorire, da un lato, la riqualificazione del patrimonio esistente, dall’altro, di creare un certo movimento nel settore edile.

 

All’oramai noto Superbonus 110%, per il settore edile s’aggiunge (e spesso di sovrappone) anche:

  • Bonus casa, per ristrutturazioni edilizie;
  • Ecobonus, per risparmio energetico;
  • Bonus Sisma, per interventi antisismici;
  • Bonus facciate, per la riqualificazione delle facciate;
  • Bonus verde, per la riqualificazione delle aree verdi.

 

Le condizioni di detraibilità non sono complesse da ottenere, basta che tutte le spese siano documentate ed effettuate con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni.

Sul sito del ministero è possibile attingere in maniera esaustiva a tutte le informazioni necessarie.

 

Quali sono i lavori previsti per ottenere l’agevolazione?

I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono:

 

  • quelli elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001. Si tratta degli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, Sia su singole unità immobiliari residenziali (di qualsiasi categoria catastale), sia per unità rurali;
  • quelli indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 (manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
  • quelli necessari per la ricostruzione o il ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune;
  • eliminazione delle barriere architettoniche (lavori su ascensori e montacarichi), come la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione;
  • quelli per la realizzazione di ogni strumento che sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi;
  • quelli di bonifica dall’amianto e lavori per evitare gli infortuni domestici. L’agevolazione compete, ad esempio, la semplice riparazione di impianti insicuri realizzati su immobili (per esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante).
  • quelli relativi all’adozione di misure per prevenire atti illeciti da parte di terzi, come furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti.
  • quelli finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici;
  • interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.

 

Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, sono detraibili anche:

 

  • le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse;
  • le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento;
  • le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71);
  • le spese per l’acquisto e noleggio dei materiali;
  • compenso per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
  • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi;
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni;
  • gli oneri di urbanizzazione;
  • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi.

 

La gran quantità d’interventi previsti dal Decreto, dunque, ha portato e porterà sempre più privati (che siano essi persone fisiche o enti specifici) a richiedere la concessione delle detrazioni per i lavori di ristrutturazione. È a quel punto che entrano in gioco le aziende edili, che devono possedere gli strumenti necessari.

 

È piuttosto ovvio che un’azienda edile debba possedere la strumentazione necessaria e a norma di legge per ottenere gli appalti.

 

Evita il blocco cantiere: ottieni l’attrezzatura necessaria

L’aumento della mola degli interventi, fortunatamente, comporta anche l’aumento del carico di lavoro.

 

Per ottenere gli appalti e le detrazioni fiscali è necessario essere pianamente consapevoli della propria attrezzatura e avere un parco macchine perfettamente al top. I lavori vanno stimati e terminati con tempistiche precise, altrimenti il rischio di onerose sanzioni è dietro l’angolo.

 

Gli scenari che potrebbero causati un blocco cantiere non sono pochi:

  1. Scenario n. uno: la tua azienda edile ha appena ottenuto un grosso appalto, stai tenendo il registro contabile perfettamente in ordine e poi il tuo ragno, la tua betoniera, il tuo spacassassi si rompe. I lavori iniziano a rallentare. Nella fretta di recuperare tempo, noleggi un attrezzo senza prendere le dovute precauzioni, magari ti sei affidato a un noleggiatore ambiguo che ti ha propinato una macchina difettosa, o non hai richiesto le fatture e non hai idea se le verifiche ispettive siano a norma di legge.

A quel punto hai perso tempo, rischi concretamente un blocco cantiere e hai sprecato denaro che non ti verrà né rimborsato, né detratto, poiché (purtroppo) l’inconveniente è imputabile solo alla tua disattenzione.

  1. Scenario n. Due: l’onero dei lavori per la tua azienda edile è aumentato a dismisura. Bene, puoi gioire sia per l’aumento del fatturato, sia per la nuova visibilità della tua azienda. Tuttavia, non hai controllato il parco macchine di proprietà. Così, inizi i lavori già impreparato, calcoli male le tempistiche o non ti rendi conto che non possiedi l’attrezzatura a norma di legge, necessaria per ottenere le detrazioni.

Come fare a non subire grossi rallentamenti, cattiva pubblicità e sanzioni fiscali?! Devi affidarti a un noleggiatore garantito, che disponga delle dovute assicurazioni.

 

Nolo per te risolve il problema

 

Fortunatamente, noi di Logrent siamo professionisti del noleggio e mettiamo a disposizione il servizio per l’edilizia più pratico e conveniente di sempre: Nolo per te.

 

Con Nolo per te, potrai dimenticare il rischio di un blocco cantiere e dormire sonni tranquilli, perché si tratta di una soluzione “taylor made” che calcola tutti i rischi.

 

Infatti, oltre a prevedere una serie di servizi straordinari, valutiamo le esigenze del cliente e cerchiamo le soluzioni più vantaggiose!

 

Il servizio Nolo per te, inoltre, ti fornisce tutte le assicurazioni necessarie, poiché:

  • Effettuiamo ispezioni ad ogni uscita/rientro appuntando ogni notizia su un registro di controllo;
  • Tutto il parco movimentato ha le verifiche ispettive di legge eseguite;
  • Investiamo oltre il 16% del fatturato in manutenzione del parco noleggio.

Per scoprire i tanti prodotti e macchinari per l’edilizia messi a disposizione da Logrent, consulta la sezione prodotti.