Work safety: lavora in sicurezza con i sistemi di sollevamento
Assicurarsi la salute e la sicurezza dei lavoratori è un diktat per tutti i settori di business. Soprattutto quando si parla di lavori in quota e di sollevamento, il Testo Unico 81/2008 è particolarmente severo.
Non rispettare la normativa, infatti, può causare numerosi problemi penali all’azienda, anche molto gravosi.
Per questo, quando si decide di noleggiare una piattaforma elevatrice bisogna scegliere operatori competenti e adeguatamente formati.
A tal proposito, l'Inail ha pubblicato un documento in cui è possibile trovare le indicazioni per la prima verifica periodica sui sistemi di sollevamento e le misure per la protezione dell'operatore.
La sicurezza, infatti, resta un aspetto da temere in considerazione, seguendo passo dopo passo le evoluzioni e gli aggiornamenti della normativa.
In un settore così frenetico, con tempi serrati e mansioni pesanti, come il settore edile, tutte le attività che permettono di prevenire e ridurre gli incidenti sul luogo di lavoro sono di importanza capitale.
Dunque, è fondamentale seguire i dettami del d.lgs. 81/2008, soprattutto per quanto riguarda i sistemi di sollevamento e i lavori in quota.
Pertanto, è particolarmente significativo considerare le indicazioni di prima verifica periodica sui sistemi di sollevamento e i dispositivi di sicurezza per la protezione dell’operatore.
Lavorare in sicurezza: le indicazioni del Testo Unico
Per quanto riguarda i sistemi di sollevamento, il d.lgs. 81/2008 offre informazioni particolarmente dettagliate.
Innanzitutto, per apparecchi di sollevamento si intendono tutte quelle macchine che grazie all’aggiunta di attrezzature specifiche riescono ad acquisire la funzione di sollevamento carichi.
Un documento recentemente pubblicato dall’Inail descrive le procedure per gestire questo tipo di macchine in sicurezza.
In particolar modo, in riferimento all’uso sicuro di un assemblaggio con dispositivi inforcabili per sollevamento carichi sospesi e la loro specifica attrezzatura.
- Sistema di sollevamento idraulico: “deve essere progettato in modo che, con il fluido idraulico alla normale temperatura di esercizio, il sollevatore sostanzialmente verticale e portando un carico di capacità nominale la discesa del carico causata da trafilamenti interni nei primi 10 minuti non deve superare: 100 mm, per carrelli fino a 10000 kg di capacità nominale compresa e 200 mm, per carrelli con capacità nominale superiore a 10000 kg.
- limitazione della velocità di discesa: “nel circuito di sollevamento deve essere incorporato un dispositivo di controllo che, in caso di guasto del circuito idraulico, ad esclusione del/i cilindro/i di sollevamento, deve limitare la velocità di discesa del sistema di sollevamento con il suo carico nominale, fino a massimo 0,6 m/s.”
- limitazione della corsa: “deve essere dotato di sistemi di arresto per impedire l’eccessiva corsa.
La norma definisce anche le modalità di messa in sicurezza dell’operatore, con riferimento a:
- protezione da ruote e dagli oggetti sollevati dalle ruote: “l’operatore deve essere protetto dal contatto con le ruote del carrello e dagli oggetti sollevati dalle ruote.”
- protezione da schiacciamento, taglio e intrappolamento: “le parti che si muovono l’una rispetto all’altra e che sono a portata dell’operatore nella normale posizione operativa devono essere adeguatamente protette.”
- distanze minime: in questo caso nel documento vengono riportate tutte le distanze minime da applicare per la protezione di: dita, mani, piedi, braccia, gambe.
- protezione dei piedi: “i carrelli devono essere costruiti in modo tale che durante la marcia l’operatore non possa posizionare involontariamente i piedi fuori dalla sagoma del carrello.”
- dispositivo di trattenuta dell’operatore: vengono inserite le linee guida per ridurre il rischio di intrappolamento della testa o il busto dell’operatore, tra il suolo ed il carrello in caso di ribaltamento. Ma anche, le istruzioni d’uso per le azioni da svolgere in caso di ribaltamento del carrello.
Tutte queste istruzioni presuppongo una certa conoscenza della macchina da utilizzare. Dunque, è fondamentale che l’operatore predisposto all’utilizzo di una determinata apparecchiatura sia adeguatamente formato al riguardo.
Permettere a lavoratori inesperti di accedere a un certo tipo di attrezzatura è da considerare come responsabilità penale.
Ecco perché Logrent, oltre che offrire servizi per il noleggio, mette a disposizione dei suoi partner anche gli strumenti per formare adeguatamente gli operatori per la macchina selezionata.
I corsi di formazione erogati da Logrent, infatti, sono uno strumento indispensabile per rendere gli operatori sicuri e consapevoli della propria attività.
Ad esempio, il corso di piattaforme di lavoro elevabili (PLE) è un corso di formazione teorico-pratico, obbligatorio per gli operatori di piattaforme aeree.
L’obbligo di formare gli operatori incaricati all’uso di piattaforme è previsto dall’art, 73 del D.LGS. 81/08 e nell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012.
Il corso ha la durata di 10 ore e si divide in tre moduli:
- Modulo giuridico normativo (1 ora)
- Modulo tecnico (3,5 ore)
- Modulo pratico ai fini dell’abilitazione (6,5 ore)
Il patentino ha validità di 5 anni. Per ogni partecipante al corso verrà rilasciato un attestato di abilitazione conforme ai requisiti previsti dall’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012, previe verifiche di apprendimento, così come previste dall’Accordo stesso.
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